Il denim è uno dei tessuti più utilizzati a livello globale grazie al suo comfort e alla sua resistenza. Con l’ampia varietà di tecniche e processi utilizzati per produrre capi che soddisfino le esigenze dei clienti, è tuttavia ben nota la grande quantità di sostanze chimiche e di acqua che sono necessarie nel ciclo di produzione. I trattamenti di finissaggio convenzionali del denim devono quindi essere sostituiti e gradualmente abbandonati con altre tecnologie che si orientino verso procedure ecologiche e sostenibili.
A tal fine, sono stati introdotti nuovi processi di finissaggio che producono effetti specifici sul denim. Stiamo parlando, ovviamente, dell’ozono, una delle tecniche più recenti e all’avanguardia che riducono i consumi sia di acqua che dei prodotti chimici, considerata una delle migliori tecnologie per sostituire i tradizionali processi di sbiancamento e invecchiamento, spesso dannosi per l’ambiente, effettuati sul denim. Le prestazioni dei tessuti e la salute dei clienti devono però essere al centro della produzione e favorire, a loro volta, una comunicazione migliore, obiettiva e trasparente con l’acquirente stesso.
Con queste intenzioni, il Progetto Neo si basa sullo studio dei possibili effetti dannosi a breve e lungo termine sulle proprietà meccaniche del materiale denim e sulla verifica dell’eventuale presenza di ozono al termine del processo di lavaggio.
Questo passaporto conterrà informazioni che promuovono le possibilità di riutilizzo e riciclaggio. La Comunità europea chiede che i prodotti durino più a lungo, in modo da rallentare il consumo di materie prime e ridurre il consumo di acqua, riconoscendo che anche lo smaltimento dei rifiuti e dei prodotti sia sempre più ingestibile. Tra i primi settori industriali che andranno ad utilizzare questo Passaporto Digitale ci saranno l’elettronica, l’industria automobilistica e il settore tessile.